Brancaleone
ore 19.00 palco grande
Adattamento e regia di Pierpaolo Palladino
Il lavoro su Brancaleone è nato dall’esigenza di un lavoro di gruppo che portasse i ragazzi coinvolti nel laboratorio teatrale a confrontarsi con un immaginario medievale a loro familiare.
Da novembre a maggio il costante lavoro di gruppo è stata la cifra stilistica del laboratorio che ha preceduto sia la riscrittura del testo, adattato sui ragazzi stessi, che il montaggio dello spettacolo finale, basato su un forte impatto corale con tutti gli attori impegnati in scena dall’inizio alla fine.
È fondamentale che il laboratorio abbia la sua conclusione con lo spettacolo in quanto esso è traccia visibile, memoria del percorso laboratoriale, in un certo senso è l’evento che finalizza e dà senso a tutto il lavoro, ma è anche momento creativo, situazione reale, è incontro unico e irripetibile con il pubblico che fa da specchio, che diventa parte dello spettacolo stesso, nella relazione che in quel momento si crea.
Di conseguenza è importante per i ragazzi, per la storia del gruppo e per la funzione educativa e formativa del laboratorio che lo spettacolo possa incontrare pubblici diversi e diverse realtà. Per questo Eta Beta Teatro dà grande importanza alle repliche nelle altre Città, che diventano anche occasione unica (che spesso rimane indelebile nella memoria) per vivere un’esperienza di forte spessore socializzante e gratificante, di rafforzamento positivo della percezione di sé e delle life skills.
Lo spettacolo ha debuttato al teatro dell’Unione di Viterbo ed ha replicato poi a l’Aquila dove si è rivelato un evento di straordinaria importanza per quanto sopra detto, per quello che sta vivendo L’Aquila, per quel “plus valore” che rappresenta per i ragazzi i quali hanno la possibilità, forse per la prima volta, di essere loro a poter far qualcosa, anche se piccola, per “prendersi cura” ed “avere cura” dell’altro.
Pierpaolo Palladino